Cari mamma e papà
Lo sapete che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia quando vi siete alzati in piedi sulle gradinate urlando contro l’arbitro? Io non vi avevo mai visto così arrabbiati! Forse sarà anche vero che lui ha sbagliato: ma quante volte io ho fatto degli errori senza che mi diceste niente? E comunque non ho perso la partita “per colpa dell’arbitro”, come dite, e mi sono divertito lo stesso.
Ho ancora molte gare da giocare e sono sicuro che se non griderete più l’arbitro sbaglierà di meno. Cercate di capire: io voglio solo giocare, lasciatemela questa gioia, non datemi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: “TIRAAA”, “PASSAAAA”, “FAI FALLO!!”. Mi avete sempre insegnato a rispettare tutti, arbitro ed avversari, e ad essere sempre educato; e se facessero fallo a me, quante parolacce direste?
Quando il “coach” mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiatevi. Io mi diverto anche guardando i miei compagni seduto in panchina. Siamo in tanti ed è giusto far giocare tutti (come dice il mio allenatore).
E per piacere, insegnatemi a preparare la borsa e a disfarla dopo l’allenamento: non è bello che lo facciate voi al mio posto!
Non dite ai nonni che ho vinto o che ho perso; dite che mi sono divertito tanto e basta. E non raccontate che ho vinto perché ho fatto 20 punti, non è vero. Ho fatto tanti canestri perché il compagno mi ha passato bene la palla, perché abbiamo preso un bel rimbalzo, perché tutti hanno fatto una buona difesa.
Non venite nello spogliatoio al termine della partita per vedere se mi metto la maglietta nel verso giusto. Devo imparare da solo e state sicuri che diventerò grande anche con la maglietta storta.
E lasciate portare a me il borsone. Vedete? C’è stampato il nome della squadra ed io voglio far vedere a tutti che gioco a basket!
Non prendetevela se vi ho detto queste cose, lo sapete che vi voglio tanto bene; ma adesso è tardi, devo correre al campo per l’allenamento. Se arrivo ultimo il mio coach si arrabbia e non mi convoca per la prossima partita.
Ciao Mamma, ciao Papà!
